Vangelo dei segni

Il Papiro 52 è il più antico frammento del Vangelo secondo Giovanni conservatosi, risalente alla metà del II secolo

Il Vangelo dei segni è un'ipotetica fonte del Vangelo secondo Giovanni, teorizzata da Rudolf Bultmann nel suo commento al Vangelo di Giovanni del 1941[1] e poi diffusasi ampiamente tra gli esegeti.[2] L'autore del Vangelo secondo Giovanni avrebbe utilizzato come fonte una tradizione orale o un racconto manoscritto dei miracoli di Gesù indipendente dai vangeli sinottici e da questi non utilizzato.[2] Per quanto riguarda la sua datazione, poiché si parla della Piscina di Betesda, che fu distrutta nel 70 dai Romani, come ancora esistente, dovrebbe essere stato composto prima o poco dopo quella data; il termine ultimo della composizione è quello della sua inclusione nel Vangelo secondo Giovanni.

  1. ^ Das Evangelium des Johannes, Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 1941 (tr. ingl. The Gospel of John: A Commentary, Louisville, Westminster John Knox Press, 1971.)
  2. ^ a b D. Moody Smith, Johannine Christianity, p. 63.

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